- Il costo del lavoro a tempo determinato sia di più del costo del lavoro a tempo indeterminato
- Che il datore di lavoro dopo 36 mesi debba decidere se prendere o lasciare, e se assume viene incentivato poiché recupera parte dei soldi spesi per avere flessibilità e per formare
- Che lo stage non sia lavoro a costo zero ma si possa fare solo durante la carriera scolastica delle persone
I punti che devo capire meglio sono:
- Come si può velocizzare la giustizia per sapere subito se c’è giusta causa
- Come si crea lavoro perché il reintegro non sia l’unica speranza che ha il lavoratore per non restare disoccupato
- Se cambia il costo del lavoro e se aumentano gli stipendi verso la media europea
- Come si definisce una azienda in crisi. Se un’azienda paga bonus ai manager, paga loro indennità di trasferta anche se stanno 5 giorni a settimana nella stessa sede, se l’indennità di trasferta dei manager è 15 volte più alta di quella degli impiegati e nessuno controlla le note spese … poi l’azienda può definirsi in crisi e licenziare?
Sarebbe opportuno che il divieto di veto valesse anche per altri argomenti, come la legge sulla corruzione, il pagamento delle frequenze, la riorganizzazione della RAI, però mi pare anche di poter dire che l’estensione della legge sui licenziamenti alle piccole imprese è un passo avanti nella difesa di quei lavoratori.
Ora si tratta di leggere il testo nei dettagli e vedere cosa succede in Parlamento.
Canzio Dusi
@CanzioDusi
Ma se il Parlamento è centrale perché firmare un accordo con le parti sociali ? Non è il caso che d'ora in avanti si parli di consultazioni e non trattative con le parti sociali ?
RispondiEliminaproblema di metodo soltanto o problema sia di rappresentanza e legittimazione delle parti sociali che di democrazia rappresentativa? Mi sembra che il tema delle sedi e dei temi negoziali sia da affrontare perché è un problema di criteri di democrazia e di scelte di metodo ed alla luce dei profondi cambiamenti della composizione del lavoro in molte delle sue articolazioni forse vale la pena di farci qualche riflessione. Per il testa direi attendiamo quello definitivo ed evitiamo "landinate" che vogliono solo prefigurare una interpretazione orientata del testo e del dibattito.
Approvo. Il parlamento, per come è fatto, rappresenta tutta la popolazione, le parti sociali no.
EliminaI sindacati non mi rappresentano, e nemmeno Confindustria.
Se il governo vuole consultarsi con le parti sociali per me va bene, ma poi voglio che sia il Parlamento e il Governo a decidere, sono loro quelli che io ho votato.