E’ fondamentale modificare la attuale legge elettorale in Parlamento.
Per farlo, serve che una maggioranza di parlamentari converga su una proposta.
Detto questo, poiché ogni partito avrebbe la sua proposta, o si trova una sintesi che comprenda le diverse opzioni rischiando di generare l’ennesimo compromesso che non risolve nulla, oppure qualche partito arretra accettando la proposta che sembra avere più chance di raggiungere una possibile maggioranza di voti.
Se questo sarà il processo seguito per archiviare l’attuale vergognosa legge elettorale e ridare agli elettori la possibilità di scegliere da chi essere rappresentati, sarà giusto sostenere la nuova legge pur se non ci soddisfa.
Ricordiamo con l’occasione che il PD sostiene la legge elettorale maggioritaria uninominale a doppio turno.
Quale è il vantaggio del maggioritario rispetto al proporzionale?
Il principale vantaggio del meccanismo maggioritario consiste nel fatto che le coalizioni di governo ed i relativi programmi si definiscono prima di andare a votare, così l’elettore sceglie chi e come governerà.
Quando c’era il proporzionale, infatti, per esempio, un elettore particolarmente attento al problema della famiglia votava per la DC che nel suo programma prevedeva leggi di sostegno all’istituzione familiare.
Poi però il governo era composto da 5 partiti, i segretari di partito nominavano un primo ministro che magari l’elettore che stiamo usando ad esempio non avrebbe mai votato e il nuovo programma di governo non conteneva alcuna norma a favore della famiglia.
Il difetto del maggioritario invece sta nel fatto che chi vince, anche con un solo voto di scarto, governa e non c’è distribuzione proporzionale dei seggi rispetto ai voti. Inoltre, il maggioritario funziona se la coalizione resta compatta e coerente.
Il maggioritario a doppio turno, infine, permette di pesare al primo turno le varie componenti proprio per rendere poi più stabile la coalizione vincente.
Canzio Dusi
Twitter: @CanzioDusi
Per farlo, serve che una maggioranza di parlamentari converga su una proposta.
Detto questo, poiché ogni partito avrebbe la sua proposta, o si trova una sintesi che comprenda le diverse opzioni rischiando di generare l’ennesimo compromesso che non risolve nulla, oppure qualche partito arretra accettando la proposta che sembra avere più chance di raggiungere una possibile maggioranza di voti.
Se questo sarà il processo seguito per archiviare l’attuale vergognosa legge elettorale e ridare agli elettori la possibilità di scegliere da chi essere rappresentati, sarà giusto sostenere la nuova legge pur se non ci soddisfa.
Ricordiamo con l’occasione che il PD sostiene la legge elettorale maggioritaria uninominale a doppio turno.
Quale è il vantaggio del maggioritario rispetto al proporzionale?
Il principale vantaggio del meccanismo maggioritario consiste nel fatto che le coalizioni di governo ed i relativi programmi si definiscono prima di andare a votare, così l’elettore sceglie chi e come governerà.
Quando c’era il proporzionale, infatti, per esempio, un elettore particolarmente attento al problema della famiglia votava per la DC che nel suo programma prevedeva leggi di sostegno all’istituzione familiare.
Poi però il governo era composto da 5 partiti, i segretari di partito nominavano un primo ministro che magari l’elettore che stiamo usando ad esempio non avrebbe mai votato e il nuovo programma di governo non conteneva alcuna norma a favore della famiglia.
Il difetto del maggioritario invece sta nel fatto che chi vince, anche con un solo voto di scarto, governa e non c’è distribuzione proporzionale dei seggi rispetto ai voti. Inoltre, il maggioritario funziona se la coalizione resta compatta e coerente.
Il maggioritario a doppio turno, infine, permette di pesare al primo turno le varie componenti proprio per rendere poi più stabile la coalizione vincente.
Canzio Dusi
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